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domenica 12 gennaio 2014

...Dai quattro venti

Foto: Atli Harðarson  via  Photopin Licenza cc

Come nuotar dentro un caffè amaro
un dolce dormir senza commenti
vedo tacere il mondo che mi è caro
Non odo parlar più... dai quattro venti?

O dove siete lettori spenti
senza più affanno, così tanto raro?
Son finite tutte le sementi?
Non c'è più voce... dai quattro venti?

Siam sempre qui al grande faro
dentro la sfera dei tormenti
o forse la gioa rende riparo
e l'onda è domata... dai quattro venti?

Se così vero fosse e non baro
saremmo tutti felici e contenti
e ormai giunti all'atteso varo
...ritornan le voci... dai quattro venti!

T.C. - 11 gennaio 2013 -

venerdì 10 gennaio 2014

Burlettone!

C'era una volta un burattino..., anzi no, c'erano una volta tanti burattini..., ma che cosa dico! C'erano una volta tantissimi burattini! Erano talmente tanti che non entravano più nel piccolo e sferico contenitore che li aveva contenuti fino a quel momento e che, per distinguerlo da tutti gli altri, Burlettone, il figlio del professor Capo Social e della contessa Faccia Libro, l'aveva soprannominato "Terra". Ogni burattino stringeva fra le proprie mani finte un tasto con sopra scritto "Mi Piace" e lo premeva in continuazione senza sosta e senza capire che cosa gli piacesse o non gli piacesse fare. L'importante era premerlo. Ognuno doveva farlo perché, semplicemente, lo facevano gli altri e, tutto ciò che facevano gli altri, faceva tendenza. Ad ogni burattino piaceva, piaceva tutto e ancora di più di tutto. Un giorno, Burlettone apostrofò la madre e le suggerì di aprire una pagina, del suo illustre cognome, dove si raccontasse una storia triste. Poi chiese, sempre alla madre, di aprire un'altra pagina e che essa contenesse una storia allegra. Pur con la disapprovazione del capofamiglia, la contessa Faccia Libro accontentò il figlio. Burlettone inviò a tutto il contenitore sferico le due pagine e, dopo meno di due secondi, milioni di "Mi Piace" piovvero a grandine sull'intera Terra... Su milioni di burattini, solo il Linchetto , la Bodda e il Lucio dissero la loro e, diversamente da tutti gli altri, con un commento vero, anziché con il tasto preconfezionato.
Il Linchetto era un essere immaginario, la Bodda solo un banalissimo rospo femmina caduto per caso dentro il contenitore e il Lucio un grosso tacchino fuggito al grande arrosto...
"Ma loro non son mica burattini!", esplose in coro tutta la Terra! Allora il professor Capo Social, profondamente adirato, dette un calcio alla sfera che fu proiettata, a dritto, dentro la Porta dei Cieli e... un boato ruppe ogni soglia del suono: "GOOOAAAL!!!!" . Mamma Faccia Libro si ripiegò e si chiuse su se stessa per la sconfitta subita. Capo Social se ne andò verso la Via Lattea in cerca di un allenatore all'altezza della situazione. Burlettone è sempre lì che se la ride a crepapelle! Anzi, si sta piegando in due dalle risate ed ha preso, da solo, le redini della carovana! La sta conducendo verso il Paese dei Balocchi! Si salvi chi puòòò!!!!





Copyright: Tiziano Consani - 09 gennaio 2014 -
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martedì 7 gennaio 2014

Il gatto Teo non è più solo


La voce narratrice di questo video è della mia nipotina Elisa! La classe da lei frequentata, III B della scuola primaria "Verdigi" di Pappiana (Istituto Comprensivo Livia Gereschi di Pontasserchio - San Giuliano Terme - PI -), ha vinto il primo premio al concorso nazionale "A Scuola di PetCare"! COMPLIMENTI a tutti e brava Elisa!

(Zio, Tiziano)





domenica 5 gennaio 2014

Tramonto...


Foto: © Rita Baccelli - ritaba@live.it - Viareggio - Gennaio 2011 - Tutti i diritti sono riservati

Il tramonto è l'esaurirsi di un giorno e, l'alba, il suo rinascere...
(T.C.)