Post più popolari

7° e ultimo Cap. "Scorfano, il graffitaro" - Da "Le proiezioni nella stanza 5" di Tiziano Consani





VII Capitolo


Inverno di tre anni prima



L'auto blindata di grossa cilindrata, di  fabbricazione sovietica e di colore scuro, munita di gomme termiche, sfreccia  sulle strade ghiacciate nella fredda notte invernale moscovita.
A bordo, oltre che al silenzioso autista in divisa militare, c'è Beatrisa, una giovane ragazza mora con dei bellissimi occhi neri, cresciuta sulla riva del Moscova, quella più vicina al centro di Mosca.
La corsa si ferma davanti ad un posto di blocco, la ragazza estrae dalla borsetta il proprio tesserino di riconoscimento e mentre l'autista abbassa il vetro del finestrino, l'ufficiale che presiede il posto di blocco si accerta dell'identità della visitatrice. Con un cenno della testa da ordine di sollevare la sbarra e lascia entrare l'auto all'interno del grande cancello che si è aperto per l'occasione e che si richiude immediatamente dopo il passaggio della lussuosa vettura.
Su entrambi le ante del cancello, costruito con  spesso ferro, lavorato ad arte da abili fabbri, forgiato a mano, in rilievo, c'è il simbolo del KGB.

La porta dell'ascensore si apre da sola appena Beatrisa avvicina il proprio viso, dai lineamenti femminili perfetti, alla microcamera posta all'esterno della parete, al posto del comune tasto di chiamata. Un sofisticato sistema elettronico scansiona l'iride della ragazza ed i suoi tratti somatici facciali, li confronta con quelli presenti in archivio e li associa ad un sistema informatico che funge da firma digitale, associando giorno e ora del passaggio alla persona stessa che vi ha transitato, sia in andata che in ritorno. 

Dopo ben venti piani percorsi in veloce e ovattata discesa, in brevissimo tempo, la giovane agente è davanti al superiore a ricevere istruzioni per una nuova missione.
"Buongiorno! L'ho fatta chiamare per assegnarle un nuovo incarico. Dato il suo fisico atletico e giovanile, la sua missione sarà in Italia. Si chiamerà Silvia Profeti, frequenterà gli ultimi due anni di un liceo statale nella città di Pisa e dovrà dedicarsi, anima e corpo, a questa importantissimo lavoro. 
Nella classe del liceo che frequenterà dovrà fare particolare amicizia con un giovane disegnatore di murales e graffiti di vario genere. Riceverà dettagliate istruzioni, periodicamente, direttamente sul posto. Il suo referente è il nostro miglior agente, Konon Volkov, che sarà, per lei e per tutti, semplicemente, Igor.
Attualmente non posso aggiungere altro ma le dico che se farà un buon lavoro, la sua missione rimarrà nella storia!"
Beatrisa si alzò di scatto e, in posizione di "attenti", urlò: "Comandi!", poi , con un movimento incredibilmente sensuale, girò sui tacchi e uscì dalla stanza del suo capo, elegantemente e silenziosamente come una farfalla.

Igor aveva contattato Silvia appena lei era arrivata all'areoporto pisano Galileo Galilei. Le aveva trovato un lussuoso appartamento in centro città, sul Lungarno Gambacorti e anche due coniugi italiani, di origine romana, pronti a fare da genitori alla ragazza che, in base alla nuova identità, risultava essere ancora minorenne. In pochi giorni fu pianificata l'iscrizione scolastica e Silvia si ritrovò, neppure a farlo apposta, proprio accanto a Cristian. Ma il ragazzo gli fece senso e poco dopo, si fece subito spostare di posto.  
Nei mesi successivi, nella massima riservatezza e professionalità,  Igor ed i suoi numerosi uomini organizzarono il piano a Silvia e le illustrarono, alla perfezione, i dettagli di ciò che avrebbe dovuto fare, un paio di anni dopo, all'interno di un museo veneziano, mentre Cristian sarebbe stato impegnato a fare foto al paesaggio lagunare.

Gli ordini arrivarono presto, in codice e senza farsi attendere. Dopo circa una dozzina di traduzioni decodificate opportunamente, il messaggio che ne risultò e che scomparì dopo meno di un minuto di visualizzazione, dallo strumento di lettura di Beatrisa-Silvia, fu il seguente:

"I micro trasmittenti con microcamere incorporate saranno posti  sul pavimento adiacente alle due opere di Manet, in modo tale da mimetizzarsi con il pavimento e nessuno si accorgerà di niente. Un ricevente-trasmittente dovrà essere inserito nel suo tablet. Gli scatti che lei farà con lo strumento che le consegnerà un nostro uomo, colui che piantonerà anche l'alloggio dove dormirà, insieme al Berti, a Venezia, saranno la parte iniziale. Praticamente quella che verrà usata per l'abilitazione dell'algoritmo di comando del software di programmazione. Mentre il suo amico sarà indaffarato a fotografare la basilica di S. Maria della Salute, lei farà in modo, come sa ben fare, di innescare il conto alla rovescia. Quindi creerà l'abilitazione di un programma che farà partire, alle ore 16,30 del 15 dicembre del 2014, i primi tre potentissimi micro-missili, interrati sul Monte Pisano, con obiettivo  la base U.S.A. di Camp Derby. Le nostre truppe segrete, robotizzate  e invisibili, insieme ai sottomarini fantasma, si occuperanno di tutto il resto. Per i soggetti da fotografare abbiamo istruito opportunamente "Mister Scorfano". Lei basta che segua e ripeta, dietro di lui, ciò che egli farà con la sua comune fotocamera da due rubli. Avremo tutto il tempo per innescare il piano d'attacco, già ben organizzato, senza che nessuno si accorga, assolutamente, di niente. 
Il ragazzo verrà usato solo per le sue conoscenze sull'arte: è talmente informato che le sarà molto utile, con il suo parlare, per farle ben preparare il software d'innesco crittografato. I segnali che useremo saranno costituiti da normalissime, veritiere e insospettabili informazioni sulle opere di Manet. I quadri saranno esposti proprio nella stanza adiacente alla finestra che vede la basilica cattolica di Santa Maria della Salute. Non ci sarà sistema militare e software informatico tali che potranno decifrare e collegare insieme gli scatti che lei farà per completare la missione.
Abbiamo già fatto inserire una cellula nell'abside della cupola della basilica citata. Essa convertirà i dati ricevuti dalla stanza delle opere solo al momento che effettuerà gli scatti. Il Berti sarà euforico di raccontarle tutto quello che conosce sulle due opere e così faranno, a susseguirsi,  sia le guide che i visitatori. Tutti racconteranno qualcosa e molti visitatori leggeranno ad alta voce, la storia e l'interpretazione delle due opere del celebre artista. I micro trasmettitori, così fissati sul pavimento della sala, invieranno dati alla cellula ricevente che costruirà automaticamente e casualmente ciò che a noi serve, generando segnali radio,  opportunamente modulati e filtrati che si mischieranno alle comuni portanti radiofoniche e, agganciati ad esse, creeranno un collegamento dalla basilica in questione fino a  Pisa, a circa quattrocento chilometri di distanza da lì. Il tutto avverrà fra poco più di un anno solare, vicino al periodo natalizio, quando le menti dei più saranno rilassate per l'avvicinarsi dell'evento festivo. Niente e nessuno potrà fermare il nostro astuto piano. 

La mattina del crac, lei, Beatrisa, dovrà sparire. I coniugi Rossini saranno a Roma fin dall'inizio della settimana con altre generalità e, con loro,  non si incontrerà mai più. Lei arriverà, a piedi, utilizzando i sentieri,  fino a Prato a Calci. Lì,  ad attenderla, alla località "Taneta", ci sarà un elicottero adibito al servizio sanitario 118 e la porterà, in barella, fino alla piattaforma di atterraggio che si trova sulla terrazza del Pronto Soccorso dell'ospedale di Cisanello. Pur mantenendo negli standard la sua pressione arteriosa, si sentirà al limite della sua autonomia e i medici non ci capiranno niente. Da lì, dopo aver sostato un paio di ore nel reparto di urgenza, verrà dimessa e accompagnata, con un'ambulanza all'aeroporto poco distante, dove troverà il nostro jet ministeriale che la riporterà in patria. Sull'aereo, ad attenderla, ci sarà Igor, che provvederà  subito al rinfresco immediato dei suoi accumulatori nucleari e, successivamente, avrà cura di assicurarle il mantenimento dinamico delle preziose memorie quantiche che lei utilizza.

Sappiamo per certo che all'interno di Camp Derby ci sia un enorme fabbrica di assemblaggio di sofisticati mezzi militari ed armi degli U.S.A., con smistamento in tutto il globo terrestre. La fermeremo in meno di ventiquattr'ore, senza compromettere la vita di nessuno dei nostri uomini.  Il conflitto avverrà via cielo e via mare e i nostri robots limiteranno al minimo possibile le vite umane dei residenti della zona sottostante. Mentre la parte occidentale del pianeta sarà intenta a guardarsi alle spalle dai tagliatori di teste del Medio Oriente, la nostra banca nascente, la Banca Brics, che unirà e movimenterà, insieme, i capitali dell'Unione delle Nazioni Sovietiche, della Cina, dell'India e del Brasile, farà in modo che crolli l'intero sistema che oggi controlla la maggior parte dei continenti. E le parti  più in crescita economica del nuovo mondo saranno sotto il nostro controllo completo! La pesantezza valutaria attuale dell'euro e del dollaro statunitense avranno i giorni contati. L'FBI brancolerà nel buio...



Epilogo


1 gennaio 2035: sala riunioni dell'"Unione Planetaria Globale"



"Illustri servitori dell'Alleanza Globale, la Trinità Celeste, nella sua unica entità, dichiara che, nonostante il potere politico che è stato concesso agli umani detentori del potere, per più di due millenni solari, sul pianeta Terra, non si sono riuscite a conciliare le forze per raggiungere il nostro obiettivo pacifico. Pertanto tutti gli armamenti di difesa militare terrestre saranno distrutti, sotto la nostra direzione, dalle loro stesse mani. Agli umani continueremo a lasciar solo il libero arbitrio e daremo loro altri mille anni solari per riorganizzarsi senza alcun potere economico iniziale. Dopo di che sarà dato seguito alle Scritture. La scelta è stata inevitabile. Comunque la prossima mossa non comporterà ulteriori spargimenti del loro sangue e colpirà solo le loro borse. Inizieremo dall'oriente e estenderemo la nostra potenza fino all'occidente. Faremo crollare l'intero potere d'acquisto sulla Terra e lo faremo scendere a tal punto che in pochi mesi, tutti i grandi capitali in cui credono i terrestri, saranno rasi al pari del suolo verso il quale tutti gli abitanti di quel pianeta sono attratti dalla forza gravitazionale del suo nucleo magnetico centrale. Ogni ricchezza materiale non avrà più valore della stessa polvere con la quale, ogni umano, è stato plasmato. 
Fate pure rientrare il nostro umanoide "Beatrisa" e inseritelo nella nostra schiera di combattenti celesti in reale esistenza, perché è un ottimo prodotto: esegue gli ordini, in mandati simultanei, alla perfezione. Affiancatelo, in dimensione extrasensoriale, a quel terrestre, sì, quello italiano che disegna sui muri, che fin dal primo momento ha capito che per ripartire bastava cominciare dal curare quel piccolo pezzo di terra, intorno al suo ciocco d'ulivo. È incredibile, come il sé, indissolubile, che abbiamo fornito a ciascun abitante della Terra, distorto dalla eccessiva razionalità mentale, sia così cieco da voler sostituirsi alla nostra unica e inseparabile potenza e trasformare ogni cosa, che gli umani toccano, nel vile denaro che si sono inventati e che, anziché produrre forza produttiva e benessere generale,  serva loro solo per confermare la supremazia sui propri simili!"


Tutti i potenti della Terra erano presenti in quel luogo e, pietrificati, avrebbero desiderato potersi ibernare fino a un loro futuro rinascimento e riconoscimento ma, tutti insieme, sapevano di non aver più alcun diritto di parola e di azione e che quel lontano dicembre del 2014 fu solo un piccolissimo inizio rispetto a ciò che sulla Terra accadde successivamente. Tutti, intorno a quel tavolo, sapevano, già dalla notte dei tempi, che il Signore dell'Universo non avrebbe permesso errori. Ma solo i terrestri, solo quelli, su tutto il creato, solo coloro a cui era stato concesso il libero arbitrio, non ci avevano creduto. Tutto ciò, sotto gli occhi increduli di tutti gli abitanti degli altri pianeti che, giorno dopo giorno, pur sapendo di essere esclusi per sempre dalla salvezza eterna, pur non avendo alcuna facoltà di decidere da soli per sé stessi, osservavano, dai loro monitor mobili, quelle sceneggiature terrestri, assistendo, in diretta agli scempi procurati all'umanità stessa. Morte, distruzioni e ruberie perpetrate da coloro che, solo se avessero creduto e voluto, con fede e umiltà, nell'amore verso il prossimo, privo di ogni interesse materiale, sarebbero stati eletti, un giorno, per primi, ad avere la salvezza eterna e avrebbero avuto, in abbondanza, tutto ciò di cui avrebbero avuto bisogno, mettendo in primo luogo, sopra ogni altra cosa al mondo e in un abbondare di misericordia, la loro vera felicità.


L'angelo ribelle se la rideva, con soddisfazione, intorno al macro tavolo ovale. Con una corda invisibile, dopo aver legato i piedi ai capi terrestri, con una sola mossa, se li trascinò tutti dietro a sé, soddisfatto di avere compiuto il suo corposo arrosto. Aveva ancora a disposizione solo mille anni per tentare ancora milioni di umani, per poter proporre loro nuovi motivi per fomentare odio e cercare di produrre nuovo falso oro. Poi il suo regno sarebbe finito, le anime dannate che sarebbe riuscito a confermare nel proprio data-base, doveva farsele bastare per l'eternità. Per lui, nell'universo infinito, non ci sarebbe stato più posto. Uscendo dall'Unione Planetaria Globale, per contrapporsi al fatto che ai più importanti servitori del Regno Celeste, non fosse stato concesso, per primi, il potere del libero arbitrio, aveva chiesto di poter tentare ogni uomo e ogni donna sulla Terra, sentendosi sicuro di sottomettere sotto di sé gran parte dell'umanità, quella più avida di ricchezza materiale, di odio, di gelosia e di desiderio di corruzione. Tremava e aveva terribili crampi, ovunque nel suo corpo etereo, solo quando un piccolo umano, si isolava in preghiera e, con l'innocenza di un bambino, si rivolgeva direttamente alla Trinità Celeste, o chiedeva aiuto, bussando con umiltà alla porta di un Santo o a quella di una casa qualsiasi, dove chi apriva la porta, pur non avendo niente o solo poco da offrire, lo cedeva senza chiedere niente in cambio o, tutto al più, chiedeva solo un umile preghiera. Con quest'ultimi non aveva alcun potere, anzi, fuggiva terrorizzato ogni volta che ne incontrava qualcuno. Altri mille anni per lottare contro uomini e donne che, spesso, non sapendo neppure che cosa volesse dire disporre del potere di decidere per sé stessi, solo credendo con fede cieca al loro prossimo, si erano guadagnati o si stavano guadagnando, la vita eterna. Esattamente ciò che a lui, essere di estrema intelligenza e forte potenza,  non sarebbe mai stato concesso per semplice e chiara scelta divina. Solo a quei piccoli umani, ignoranti, sorprendentemente simili alle scimmie che abitavano il verdeggiante pianeta Terra, era stato offerto quel dono, dal valore inestimabile, su un piatto dorato. Un evento da non credere, per Lucifero, tanto da schierarsi contro quella suprema decisione con tutte le proprie forze e con tutta la sua potenza tentatrice, fino all'ultimo giorno possibile.


Fine

Autore: Tiziano Consani - Tutti i diritti sono riservati -

Ringrazio tutti i lettori. Se ce l'avete fatta ad arrivare fino a questo punto vi ringrazio di cuore!!!

Per comunicare con me ed esprimere i vostri commenti, scrivere a:

consanitiziano@gmail.com 


Oppure sul diario della mia pagina FB.



Questo racconto è offerto in lettura gratuita da: